Rassegna di notizie dal settore: marzo 2024
- di Ilona K.

Indice dei contenuti
- La direttrice di Sedo: IA, energie rinnovabili e ricerca vocale sono il futuro dell’industria dei domini
- All’algoritmo di Google non gradiscono i contenuti generati dall’IA: come ottenere la sua approvazione
- Ecco Claude 3, il potenziale nuovo concorrente di ChatGPT
- GlobalBlock blocca oltre 2,5 milioni di domini
Benvenuti alla nostra rassegna mensile di notizie dal settore. Scoprite le nuove tendenze online, le funzionalità delle piattaforme e le novità del mercato dei domini per rimanere sempre aggiornati. Ecco il riepilogo di marzo 2024.
La direttrice di Sedo: IA, energie rinnovabili e ricerca vocale sono il futuro dell’industria dei domini
I nomi di dominio legati all’intelligenza artificiale, alle energie rinnovabili e alla ricerca vocale saranno quelli più richiesti nel prossimo futuro, afferma Sophie Pieck, Director of Business Development presso Sedo.
In una recente intervista ha individuato le tendenze chiave che modelleranno il settore nei prossimi mesi. Ha inoltre sottolineato l’importanza di investire in domini brevi, ad alto potenziale, in ambiti popolari.
Una delle sfide evidenziate da Sophie è la possibile scarsità di domini ultra‑premium (sono composti da una singola parola che si riferisce specificamente a un settore, seguita da .com). Molti di questi sono da tempo nelle mani degli investitori. Ora però, sempre più aziende cercano di acquisire l’indirizzo web perfetto. A un certo punto, quasi tutti i domini ultra‑premium potrebbero essere già tutti assegnati.
Perché dovrebbe interessarvi? Se gestite un’attività legata alle tendenze individuate da Sophie, è proprio il momento di rivedere il vostro portafoglio di domini. Avete il nome di dominio giusto per il vostro sito? Avete registrato lo stesso nome nelle principali estensioni di dominio per proteggere la vostra attività? E se siete investitori in domini, adesso è il momento di prestare attenzione ai domini legati all’IA e all’IT, perché è probabile che il loro prezzo aumenti nel prossimo futuro.
Fonte: The Domains
All’algoritmo di Google non gradiscono i contenuti generati dall’IA: come ottenere la sua approvazione
Con l’aggiornamento core di marzo 2024, Google ha iniziato a penalizzare i siti web per contenuti generati dall’intelligenza artificiale. Ciò significa mostrare più in basso nei risultati di ricerca i siti popolati con contenuti creati dall’IA.
L’uso di contenuti generati dall’IA può influire sulla visibilità e sul posizionamento di un sito e, nel peggiore dei casi, gli algoritmi possono escluderlo dall’indicizzazione.
I sistemi di ranking di Google, come Reviews e Helpful Content, hanno standard di qualità che i contenuti generati dall’IA non riescono a soddisfare. Le domande di autovalutazione di Google elencano ciò che i siti di alta qualità tendono a dimostrare. La documentazione di Google richiede originalità nei contenuti. La mancanza di originalità è il tratto distintivo dell’IA generativa.
Tuttavia, l’IA può ancora essere usata in modo efficace per la creazione di contenuti. Utilizzare un mix di intuizioni ed esperienza umane per alimentare la produzione di contenuti tramite IA, e aggiungere prove dell’intervento umano nel testo, può aiutare i siti a evitare penalizzazioni da parte di Google.
Perché dovrebbe interessarvi? L’IA può rendere più semplice creare contenuti per il sito, quindi non ha senso abbandonarla del tutto. Assicuratevi però che i vostri contenuti siano utili e rispettino gli standard di qualità: scoprite di più su come generare traffico da Google nell’era dell’IA generativa. In questo modo potrete continuare a beneficiare di un processo di creazione dei contenuti scalabile, evitando al contempo potenziali penalità da parte di Google.
Fonte: Search Engine Journal
Ecco Claude 3, il potenziale nuovo concorrente di ChatGPT
Anthropic, un’azienda di ricerca e sicurezza nell’ambito dell’IA, ha presentato Claude 3, uno strumento di intelligenza artificiale con il potenziale per eccellere nella generazione di contenuti testuali e visivi, posizionandosi come un rivale di primo piano di ChatGPT di OpenAI.
Claude 3 vanta prestazioni leader del settore nei compiti cognitivi. Claude 3 Opus, il modello più potente, è disponibile tramite abbonamento, mentre le altre opzioni offerte dallo strumento sono accessibili gratuitamente.
Claude 3 presenta miglioramenti nell’analisi, nelle previsioni, nella creazione di contenuti, nella generazione di codice e nelle conversazioni multilingue. Dispone inoltre di capacità visive potenziate, che gli consentono di elaborare formati visivi come immagini, grafici e diagrammi.
Perché dovrebbe interessarvi? La concorrenza nel mercato dell’IA generativa crea assistenti più efficienti per varie attività: dall’elaborazione delle immagini alla scrittura di contenuti. Se Claude 3 supererà con successo tutti i test, gli utenti avranno a disposizione un altro strumento per supportare il proprio lavoro.
Fonte: arsTechnica
GlobalBlock blocca oltre 2,5 milioni di domini
A pochi mesi dal lancio, il progetto GlobalBlock si è rivelato un successo. Il servizio che consente ai titolari di marchi di bloccare l’uso non autorizzato dei propri loghi nei domini di primo livello (TLD) con un’unica tariffa ha già bloccato oltre 2,5 milioni di domini.
Creato da GoDaddy, GlobalBlock copre anche i refusi e gli omografi degli Internationalized Domain Names (IDN). Questo servizio è pensato per impedire ai cybersquatter e ai phisher di rivendicare domini bloccati.
Perché dovrebbe interessarvi? Il servizio è efficace nel proteggere i brand online e nel prevenire che i truffatori ingannino gli utenti usando domini simili a indirizzi web popolari. Gli ultimi indicatori di performance mostrano che il servizio svolge bene il suo compito e protegge gli utenti da attività illegali, oltre a tutelare le aziende da potenziali danni reputazionali.
Fonte: Domain Incite
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Questo articolo è stato tradotto da un’intelligenza artificiale e può contenere imprecisioni. Consulta l’originale in inglese.

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