Reel talk: come raccontare la storia del tuo brand con i video – Justin Serran, video editor

  • di The it.com Domains Team
Reel talk: come raccontare la storia del tuo brand con i video – Justin Serran, video editor

Indice dei contenuti

  1. Occhi e orecchi aperti
  2. Taglia, senza scorciatoie
  3. Clicca, condividi, ripeti
  4. Prossimamente nel reel

Si dice che se un’immagine vale mille parole, allora un video ne vale un milione. Justin Serran, esperto di montaggio video e motion design, ha condiviso i suoi consigli su come sfruttare i contenuti video per ottenere risultati online nell’intervista concessa a it.com Domains. 

I contenuti video sono diventati indispensabili per le aziende che vogliono conquistare e fidelizzare il pubblico. Gli spettatori ricordano il 95% di un messaggio quando è trasmesso tramite video, mentre solo il 10% quando è in forma di testo. Non sorprende che l’88% dei professionisti del marketing ritenga il video una parte importante della propria strategia e che l’85% mantenga o aumenti i budget di produzione video anno dopo anno. 

Inoltre, gli utenti cercano attivamente contenuti video: l’89% dei consumatori desidera più video dai brand, a conferma di come questo sia un formato preferito e coinvolgente per il pubblico. Più di metà degli utenti guarda video online ogni giorno, rappresentando un terzo di tutta l’attività su internet.

Per esplorare il potere trasformativo del video, abbiamo parlato con Justin Serran, video editor, motion designer e ambasciatore di it.com Domains. Condivide alcuni spunti su come le aziende possano sfruttare i contenuti video per rafforzare la propria presenza online.

Occhi e orecchi aperti

it.com Domains: In che modo i contenuti video si distinguono dalle altre forme di contenuto online? Quali vantaggi offrono, soprattutto per le piccole imprese?

Justin Serran: Il video combina immagini, suono e storytelling in modo dinamico, coinvolgendo più sensi contemporaneamente. Per le piccole imprese, offre la possibilità di umanizzare il brand, mostrare prodotti o servizi in azione e creare un legame emotivo con il pubblico. Il video può anche semplificare messaggi complessi – ed è altamente condivisibile, ampliando la portata organica e il coinvolgimento.

Fonte: Unsplash

it.com Domains: Come può un’azienda usare il video per raccontare la propria storia e connettersi con il pubblico di riferimento a livello emotivo? Quali tecniche di storytelling possono rafforzare riconoscibilità e fedeltà al brand?

JS: Per raccontare una storia di brand avvincente, le aziende dovrebbero puntare su autenticità, capacità di immedesimazione e risonanza emotiva. Partire da un arco narrativo – presentare una sfida, mostrare il percorso e poi offrire una soluzione – aiuta a trasmettere valori e mission del brand. 

Tecniche come l’uso di testimonianze reali dei clienti, riprese dietro le quinte e l’enfasi su emozioni come speranza, entusiasmo o anche vulnerabilità rendono il brand più vicino alle persone. Visual potenti, abbinati a una musica che valorizzi l’atmosfera, possono approfondire ulteriormente il coinvolgimento emotivo e favorire la fidelizzazione.

it.com Domains: Puoi condividere casi di successo di aziende che hanno sfruttato i contenuti video per stimolare una crescita significativa? Quali lezioni possono trarne gli altri?

JS: Un ottimo esempio è Dollar Shave Club, il cui video di lancio virale ha combinato umorismo, autenticità e una proposta di valore chiara. Era un video a basso budget ma creativo, che ha generato enorme brand awareness e crescita degli abbonamenti. La lezione è che una storia ben raccontata e originale può battere anche una produzione ad alto valore. 

Fonte: YouTube

Un altro esempio è Airbnb, che ha utilizzato contenuti generati dagli utenti e lo storytelling video per valorizzare esperienze personali, costruendo fiducia e comunità. L’insegnamento principale è puntare sulla connessione emotiva con il pubblico, anche con risorse limitate.

Taglia, senza scorciatoie

it.com Domains: Quali consigli daresti alle aziende che vogliono realizzare contenuti video di alta qualità con un budget ridotto? Suggerimenti su attrezzatura, illuminazione e audio? In altre parole – un iPhone nuovo di zecca basta?

JS: Sì, spesso un iPhone nuovo di zecca è più che sufficiente per realizzare video di alta qualità! La chiave è concentrarsi su luce, audio e inquadratura. Sfrutta la luce naturale o ring light economiche per illuminare bene il soggetto. Per l’audio, investi in un microfono esterno, perché la qualità del suono è spesso più decisiva della risoluzione video. Stabilizza la camera con treppiede o gimbal per evitare riprese mosse. Infine, la post‑produzione può fare la differenza: una semplice correzione colore e un buon mix audio possono rendere professionali anche le riprese fatte con l’iPhone.

Fonte: Apple

it.com Domains: Ritieni importante che un’azienda abbia uno stile proprio nel montaggio video? Perché? E come svilupparlo?

JS: Avere uno stile di montaggio unico rafforza l’identità del brand. Elementi coerenti come color grading, transizioni, ritmo e persino la scelta della musica possono distinguere un’azienda e rendere i suoi contenuti riconoscibili. Per sviluppare uno stile, occorre prima definire personalità del brand e pubblico di riferimento. Poi si può sperimentare con tecniche di editing, raccogliere feedback e affinare l’approccio. Con il tempo emergerà uno stile distintivo che risuona con il pubblico

Fonte: Justin Serran

it.com Domains: Quali tecniche di montaggio video possono fare davvero la differenza sulla qualità e l’impatto di un contenuto? Come possono le aziende assicurarsi che i loro video siano gradevoli alla vista e facili da seguire?

JS:  Tutto ruota intorno al ritmo giusto, a transizioni fluide e alla cura del sound design. Tagli rapidi mantengono alta l’energia, mentre montaggi più lenti e ponderati trasmettono serietà o emozione. Il color grading aiuta a mantenere coerenza visiva e a valorizzare l’atmosfera. I sottotitoli o i testi in sovrimpressione rendono i contenuti più accessibili e mantengono l’attenzione, soprattutto sulle piattaforme in cui l’audio può essere disattivato. Infine, strutturare il video con un chiaro inizio, sviluppo e conclusione assicura che il messaggio sia facile da seguire e tenga alto il coinvolgimento.

it.com Domains:  E quali sono gli errori più comuni nel montaggio fai‑da‑te? Come evitare gli scivoloni più evidenti?

JS:  Audio di scarsa qualità, tagli bruschi, abuso di transizioni e mancanza di una chiara struttura narrativa. Per evitarli, serve attenzione ai fondamentali: assicurarsi che l’audio sia pulito, usare le transizioni con parsimonia e criterio e mantenere un flusso logico nella storia. Un altro errore frequente è non ottimizzare il video per il mobile, con testi illeggibili o inquadrature scomode. Prima di finalizzare, verifica sempre il video su dispositivi diversi.

Fonte: Unsplash

it.com Domains: Puoi consigliare i tuoi strumenti gratuiti preferiti per il montaggio video?

JS: Posso consigliare alcuni ottimi strumenti gratuiti per il montaggio video, come DaVinci Resolve, che offre color grading e capacità di editing di livello professionale; CapCut, ottimo per il montaggio e per effetti semplici, e Adobe Express per editare rapidamente video per i social e altro. 

Clicca, condividi, ripeti

it.com Domains: In che modo cambia il ruolo del video nel generare engagement sui social, considerando i nuovi modi con cui YouTube, TikTok e Instagram permettono alle aziende di raggiungere il proprio pubblico?

JS: I video brevi di TikTok, gli Shorts di YouTube e i Reels di Instagram danno priorità a contenuti rapidi, coinvolgenti, facili da fruire e condividere. Questi formati si adattano a soglie di attenzione ridotte, quindi le aziende devono creare contenuti che offrano valore in pochi secondi. Il passaggio al video verticale e allo stile tipico dei contenuti generati dagli utenti permette alle aziende di essere più informali, cosa che spesso aumenta l’engagement. È fondamentale adattare la strategia video agli algoritmi e ai comportamenti tipici di ciascuna piattaforma per massimizzare l’impatto.

it.com Domains: I formati social cambiano rapidamente. Corti o lunghi – qual è la tua posizione? Come pensi che i formati video evolveranno nel prossimo futuro?

JS: Sia i formati brevi sia quelli lunghi hanno il loro spazio. I video brevi, sotto i 60 secondi, sono perfetti per un coinvolgimento rapido, la viralità e la fruizione da mobile. I contenuti long‑form, come i video su YouTube o i webinar, funzionano bene per racconti approfonditi e dimostrazioni dettagliate dei prodotti. 

In futuro vedo una crescita continua dei formati brevi e verticali, trainata da abitudini di fruizione mobile‑first. Tuttavia, i contenuti long‑form resteranno preziosi per le aziende che puntano su education, thought leadership o offerte di prodotto complesse. La chiave è allineare il formato alla piattaforma e allo scopo del contenuto.

Fonte: TikTok

it.com Domains:  Quali sono i tuoi consigli chiave per utilizzare con successo i contenuti video sul sito web? A cosa bisogna fare attenzione quando si inseriscono i video sul sito?

JS: I video dovrebbero essere posizionati strategicamente nei punti in cui sostengono il percorso dell’utente, ad esempio su pagine prodotto, landing page o nelle hero section della homepage. Assicurati che siano ottimizzati per caricarsi velocemente, per non penalizzare la velocità della pagina e la SEO. 

Usa l’autoplay con cautela – silenzia l’audio all’inizio per non disturbare l’esperienza. Inserisci call to action (CTA) chiare all’interno del video per guidare gli utenti nel funnel. Infine, assicurati che il video sia mobile‑friendly, dato che una quota significativa di utenti lo vedrà su schermi piccoli.

Prossimamente nel reel

it.com Domains: Come possono le aziende misurare il successo dei loro contenuti video? Quali metriche dovrebbero monitorare per capire engagement, tassi di conversione e ritorno sull’investimento?

JS: Monitora il numero di visualizzazioni, il tempo di visione e la retention del pubblico (per quanto tempo gli spettatori restano coinvolti). Anche metriche di engagement come like, condivisioni, commenti e click‑through rate (se usi elementi interattivi) sono indicatori cruciali dell’impatto. I tassi di conversione sono importanti per capire se, dopo aver visto il video, gli utenti compiono azioni desiderate come iscriversi, registrarsi o acquistare. Le aziende dovrebbero inoltre calcolare l’ROI confrontando i costi di produzione con i ricavi o i lead generati.

Fonte: Justin Serran

it.com Domains:  Cosa pensi personalmente del ruolo dell’AI nel futuro della produzione e del montaggio video? Dove l’AI può sostituire i professionisti – e dove invece no?

JS: L’AI sta già rivoluzionando attività come la correzione colore, l’editing audio e perfino la generazione automatica dei sottotitoli. Eccelle nell’accelerare i compiti ripetitivi, ma non può rimpiazzare creatività, intuizione e la capacità umana di costruire storie che toccano le emozioni. Anche se l’AI può aiutare in alcune fasi del montaggio o automatizzare i tagli per i social, la visione creativa complessiva, lo storytelling e le scelte più sfumate richiederanno ancora editor umani.

it.com Domains: Infine, quali trend o tecnologie video emergenti avranno un impatto significativo sul mondo del business nei prossimi anni? Come possono le aziende restare al passo e adattarsi a questi cambiamenti?

JS: Trend come AR/VR, video interattivi e creazione di contenuti guidata dall’AI avranno un impatto significativo. Sono in crescita anche i video shoppable, in cui si può acquistare direttamente dal contenuto. Per restare avanti, le aziende dovrebbero sperimentare nuovi formati e investire in tecnologie che consentano esperienze personalizzate e interattive. Mantenersi agili e adottare un approccio di test‑and‑learn con gli strumenti emergenti aiuterà ad adattarsi e a mantenere un vantaggio competitivo.

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Questo articolo è stato tradotto da un’intelligenza artificiale e può contenere imprecisioni. Consulta l’originale in inglese.

The it.com Domains Team
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